domenica 30 marzo 2008

Monte Morrone - Montagne della Duchessa

Accetto volentieri l'invito di Marco ad andare ad epslorare questa montagna, per me nuova, nonostante si trovi nel Gruppo del Velino.
La gita, come riportato nell'ottima descrizione presente in questa URL, ha una prima parte decisamente sci-escursionistica, piu' che sci -alpinistica, e dovrebbe essere sicura anche in presenza dell'innevamento abbondante che abbiamo in questi giorni.
Date le caratteristiche, estendo l'invito anche a due intrepidi ciaspolatori ed ecco i miei accompagnatori (scusate la foto un po' sfocata)


appena sbarcati dalla macchina e incamminati all'inizio della carrareccia, ancora sgombra di neve.
Calziamo gli sci dopo poco, gia' a quota 1300, se la memoria non mi inganna.
Al primo bivio, sciatori e ciaspolatori si distanziano per via della differente velocita' di progressione.
La risalita della carrareccia nel bosco innevato e' piacevole e rilassante, anche se in genere agli sci-alpinisti non piace molto.
Una volta arrivati agli stazi il panorama pero' cambia decisamente e, complice l'innevamento abbondante, e' veramente bello.
Risaliamo il vallone senza pero' portarci per tempo sulla cresta a sinistra (destra orografica), come consigliato dalla descrizione.
Ci troviamo quindi sotto la vetta sul versante ovest, dove la neve dura e la pendenza interessante rendono la progressione con gli sci un po' complicata. Decidiamo per cui di toglierceli: Marco impreca per aver lasciato i ramponi in macchina ... io invece benedico i ramponi di alluminio che non pesano quasi nulla (averli o non averli e' praticamente uguale) ma ti possono togliere d'impaccio in situazioni come questa.

Finalmente arriviamo in vetta:




da dove, per via della splendida giornata, si gode di un panorama veramente bello:


La discesa per il vallone e' comunque di soddisfazione: la neve e' perfetta, scaldata al punto giusto dal sole, appena morbida in superficie e scorrevole. Fino al bosco e' veramente goduriosa.
La diseca nel bosco invece ... e' una discesa lungo una carrareccia.

Ritroviamo alla macchina i due ciaspolatori estremi, che ci hanno aspettato nonostante avessi cannato completamente la previsione del tempo di rientro ...
Concludiamo la gita con un panino (l'ora tarda non ci consente di andare a ristorante) presso l'uscita di Valle del Salto.

Mario

sabato 29 marzo 2008

Fat @ Campo Felice

Dopo che ha nevicato per tutto il periodo di Pasqua (e per qualche giorno dopo), nonostante il rialzo della temperatura, ci aspettiamo grandi cose!
Quello che volevamo fare al Gran Sasso e' off-limits per pericolo valanghe... Per cui ci dirigiamo verso la fida stazione di Campo Felice, io, la meta' e due paia di sci super-fat!
La polvere non c'e'... in compenso c'e' neve molle e cotta. E i fattoni fanno la loro sporca figura.
Un po' di discese per ri-prenderci confidenza,



qualche mossa "old school":



E poi volano come saette. E' fantastico sentirli condurre con qualsiasi tipo di neve, marcia, smossa, indurita, finanche la crosta non portante: se la gamba e' salda, se non cerca di farli sbandare, e se hanno sufficiente velocita' sembrano in grado di spiaccicare qualsiasi ostacolo, di galleggiare sopra qualsiasi cosa.

Anche sulle gobbe, nel tratto finale della pista dell'Orso, vanno bene, certo occorre una certa forza, ma sono un vero piacere!
Grandi sci:


Mi dispiace che non ci sono foto della mia meta', che ha fatto onore ai suoi Aura:



Mario

sabato 15 marzo 2008

Monte Camicia

E pensare che io volevo andare a fare il Vallone di Sevice, che non sono ancora riuscito a salire tutto, cioe' continuando poi fino in cima al Velino, con gli sci. Ma per fortuna L. ha insistito nel proporre il Monte Camicia, che sicuramente avrebbe avuto molta piu' neve del versante sud del Velino e che, data l'esposizione, doveva avere neve migliore di qualsiasi cosa sui versanti Nord.
E infatti cosi' e', e ci troviamo una bellissima neve trasformata, che sembra fine Aprile.

Ma andiamo con ordine.
La strada e' incredibilmente pulita fino a Fonte Vetica ... nonostante le copiose nevicate della settimana passata, dopo pochi giorni di bel tempo la situazione appare cosi':

Attacchiamo le pelli agli sci e ci avviamo verso il Vallone di Vradda, che risaliremo fino in cima,

per poi scendere dal Paginone.

Pur tenendo conto dell'esposizione (sud-est), il caldo e' notevole, data la quota e la stagione:


Si puo' notare, alle spalle del bellissimo sciatore in primo piano, il Vallone appena risalito, la propagine orientale di Campo Imperatore, quasi senza neve e sullo sfondo invece la Majella, che, come sempre, appare piena di neve. Speriamo che uno dei prossimi post sia per una gita sulla montagna madre!

Arrivati al termine del Vallone, diamo un'occhiata verso il basso, sulla incredibile parete Nord del Camicia:



Scattiamo anche qualche foto al Paretone del Corno Grande, e L. mi fa notare la lingua di neve che da sotto il Passo delle Scalette scende fino a fondo valle. Sono residui di valanghe che rendono praticabile la traversata alta con discesa fino (quasi) a Casale San Nicola:



Occorre organizzarla in tempi brevi!


Un ultimo strappo:



E siamo in cima:



Ho impiegato circa due ore per la salita. Non e' male, ma vorrei fare di meglio. E mi sarei anche aspettato di meglio, dato il mio allenamento.
Una volta rifocillati, rivestiti e tolte le pelli dagli sci, scendiamo per il Paginone: magnifica tavola che scende per 1000 metri di dislivello fino alla piana di Campo Imperatore, con pendenza fino a 30 gradi e con una neve perfettamente trasformata: sembra una pista battuta, una pista larga 1km!
L. mi riprende e gira vari clip. Scelgo questo:



La discesa e' veramente spettacolare!
Una volta finita, come sempre troppo velocemente, viene voglia di risalire. Ma ovviamente l'ora tarda e lo stato delle cosce fanno desistere immediatamente ...
Finiamo la gita seduti sull'erba accanto alla macchina, mangiandoci un ottimo panino con la porchetta, gentilmente fornito da L.

Bellissima giornata!!

Mario

domenica 9 marzo 2008

I "Pericoli" della polvere!

Ha nevicato! E senza vento!
Buoni trenta centimetri di soffice polvere ci aspettano a Campo Pericoli.
Con la moglie e la piccola sorella ci armiamo degli sci piu' grandi che abbiamo, saliamo al Duca degli Abruzzi e scendiamo per il nostro canale:



Poi e' toccato risalire con le pelli ... fino alla Sella di Monte Aquila.
Concludiamo poi la giornata con una discesa per Valle Fredda.
Mario