mercoledì 7 ottobre 2009
giovedì 9 luglio 2009
domenica 12 aprile 2009
Cappuccetto Rosso al Terminillo
Me ne stavo sciando bel bello in un boschetto al Terminillo, quando mi accorgo di una presenza alle mie spalle! Mi volto tutto tremante pensando che potesse essere il Lupo Cattivo ... ed invece era....
E' il giorno di Pasqua, e fedeli al detto "Natale con i tuoi, Pasqua sugli sci", la dolce meta' ed io ce la svigniamo alla volta della Montagna de Roma, lasciando nonni e nipoti insieme a prendersi cura gli uni delle altre.
L'idea era di fare il Canalone Nord oppure il Canalone Centrale. Discese brevi ma impegnative ... e soprattutto con poca salita da fare, dato il poco tempo a disposizione ma soprattutto data la pigrizia di Cappuccetto Rosso ... oops ... volevo dire della dolce meta'.
La neve e' ancora tantissima e la strada che porta al Rifugio Sebastiani e' in realta' interrotta all'altezza del residence Rialto (o come si chiama). Il tempo ha deciso di non rispettare troppo le previsioni che avevamo accuratamente letto i giorni precedenti: un possente vento soffia da Nord Est, portando con se dense nuvole nere; che sono ancora lontane, ma che ci sconsigliano comunque di intraprendere una salita su questo versante.
Decidiamo quindi di passarci la mattinata sugli impianti, che sono aperti fino alle 13. E ci divertiamo parecchio, su neve prima dura e ghiacciata e poi via via sempre piu' molle.
Decidiamo quindi di passarci la mattinata sugli impianti, che sono aperti fino alle 13. E ci divertiamo parecchio, su neve prima dura e ghiacciata e poi via via sempre piu' molle.
Sciamo per i boschi:
e saliamo in cima al Terminilluccio ... con l'apposita seggiovia:
Alle 13 gli impianti chiudono. La neve ovviamente permetterebbe ancora di sciare ... ma gli sciatori di pista poco sopportano la neve "pappa" ...
Speriamo di poter tornare presto qui sulla Montagna de Roma. Magari per fare i canali sull'altro versante, com'era il programma originario di oggi, oppure qualcuno degli altri bellissimi giri che si possono fare qua.
Non so quando avro' cuore di tornare a sciare in Abruzzo....
Mario
Non so quando avro' cuore di tornare a sciare in Abruzzo....
Mario
Pubblicato da Mario alle 19:34 0 commenti
Etichette: montagna
domenica 22 marzo 2009
Maratona di Roma
Ed eccomi finalmente all'esordio nella classe regina, nella prova piu' classica dell'atletica: la Maratona, 42km e 195 metri!
Dieci giorni fa ho fatto l'ultimo (e anche l'unico) allenamento lungo. 27km. Ho passato l'ultima settimana senza fare nulla, riposo totale. Ovviamente negli ultimi giorni sono preoccupato, penso di non essermi allenato abbastanza, penso che forse ho sbagliato ad iscrivermi ... poi pero' passa. Per lo meno, stamattina mi sveglio sereno. Faccio anche una bella colazione e mi avvio a piedi alla volta del Colosseo (i vantaggi di abitare in centro!). La temperatura e' bassina e tira anche una discreta giannetta! Quando dobbiamo lasciare le borse e cominciare ad intrupparci nelle griglie mancano ancora 45 minuti alla partenza, e dobbiamo passarli in canottiera e calzoncini ... per fortuna la calca dei corridori pigiati nella griglia attenua il freddo (e' il principio del bue e dell'asinello).
Poi, alle 9, finalmente si parte.
Avevo immaginato di partire ad un'andatura di 5'/km (12kmh), per poi vedere nella seconda meta' della corsa come regolarmi, cioe' se forzare un pochino il passo oppure se rallentare ulteriormente. Ovviamente avevo fatto i conti senza l'oste: partendo nell'ultima griglia, sono rimasto "intruppato" nel gruppone. Non era pensabile iniziare a sorpassare correndo a zig-zag dai primi km, per ovvie ragioni. Ho quindi tenuto per i primi 10km un passo decisamente piu' lento, intorno ai 6'/km. Ma forse non e' stato un male. Dal decimo in poi, fino verso il 35-esimo, sono andato ad un passo di circa 5'/km o anche piu' veloce.
Dopo il 35-esimo ho cominciato a soffrire, prima poco, poi sempre di piu' ... ad ogni passo un dolore pazzesco alle gambe ... Intorno al 38-esimo ho cominciato a sperare in uno sconto di pena, che pero' non c'e' stato! Negli ultimi 4km ho dovuto anche camminare per qualche tratto.
Comunque alla fine sono piu' che soddisfatto!
Ha vinto un keniano, ma ZACK!, dopo neanche un'ora e 37' sono arrivato io! Ci credo che e' andato cosi' veloce quello: sentiva il mio fiato sul collo! :-D
Se mi e' piacuta?
Direi molto! E' incredibile! La corsa piu' antica del mondo nella citta' piu' bella del mondo.
La mia claque poi e' stata fenomenale!
L'unica cosa, inevitabile pero', e' che quando rientri nel centro di Roma (Piazza Navona, etc. che e' la parte piu' bella) sei ormai un po' stanco, e te la godi poco!
Alla fine chiudo in 3h44'38", con questi parziali:
Dieci giorni fa ho fatto l'ultimo (e anche l'unico) allenamento lungo. 27km. Ho passato l'ultima settimana senza fare nulla, riposo totale. Ovviamente negli ultimi giorni sono preoccupato, penso di non essermi allenato abbastanza, penso che forse ho sbagliato ad iscrivermi ... poi pero' passa. Per lo meno, stamattina mi sveglio sereno. Faccio anche una bella colazione e mi avvio a piedi alla volta del Colosseo (i vantaggi di abitare in centro!). La temperatura e' bassina e tira anche una discreta giannetta! Quando dobbiamo lasciare le borse e cominciare ad intrupparci nelle griglie mancano ancora 45 minuti alla partenza, e dobbiamo passarli in canottiera e calzoncini ... per fortuna la calca dei corridori pigiati nella griglia attenua il freddo (e' il principio del bue e dell'asinello).
Poi, alle 9, finalmente si parte.
Avevo immaginato di partire ad un'andatura di 5'/km (12kmh), per poi vedere nella seconda meta' della corsa come regolarmi, cioe' se forzare un pochino il passo oppure se rallentare ulteriormente. Ovviamente avevo fatto i conti senza l'oste: partendo nell'ultima griglia, sono rimasto "intruppato" nel gruppone. Non era pensabile iniziare a sorpassare correndo a zig-zag dai primi km, per ovvie ragioni. Ho quindi tenuto per i primi 10km un passo decisamente piu' lento, intorno ai 6'/km. Ma forse non e' stato un male. Dal decimo in poi, fino verso il 35-esimo, sono andato ad un passo di circa 5'/km o anche piu' veloce.
Dopo il 35-esimo ho cominciato a soffrire, prima poco, poi sempre di piu' ... ad ogni passo un dolore pazzesco alle gambe ... Intorno al 38-esimo ho cominciato a sperare in uno sconto di pena, che pero' non c'e' stato! Negli ultimi 4km ho dovuto anche camminare per qualche tratto.
Comunque alla fine sono piu' che soddisfatto!
Ha vinto un keniano, ma ZACK!, dopo neanche un'ora e 37' sono arrivato io! Ci credo che e' andato cosi' veloce quello: sentiva il mio fiato sul collo! :-D
Se mi e' piacuta?
Direi molto! E' incredibile! La corsa piu' antica del mondo nella citta' piu' bella del mondo.
La mia claque poi e' stata fenomenale!
L'unica cosa, inevitabile pero', e' che quando rientri nel centro di Roma (Piazza Navona, etc. che e' la parte piu' bella) sei ormai un po' stanco, e te la godi poco!
Alla fine chiudo in 3h44'38", con questi parziali:
Controllo | Km | Tempo | min/Km | Parziale | min/Km | RealTime |
Km 5 | 5.000 | 00:32:31 | 6.30 | 00:32:31 | 6.30 | 00:29:46 |
Km 10 | 10.000 | 00:58:09 | 5.48 | 00:25:38 | 5.07 | 00:55:24 |
Km 15 | 15.000 | 01:23:02 | 5.32 | 00:24:53 | 4.58 | 01:20:18 |
Km 21.097 | 21.097 | 01:53:04 | 5.21 | 00:30:02 | 4.55 | 01:50:19 |
Km 25 | 25.000 | 02:12:08 | 5.17 | 00:19:04 | 4.53 | 02:09:24 |
Km 30 | 30.000 | 02:37:36 | 5.15 | 00:25:28 | 5.05 | 02:34:51 |
Km 35 | 35.000 | 03:04:00 | 5.15 | 00:26:24 | 5.16 | 03:01:16 |
Km 40 | 40.000 | 03:32:15 | 5.18 | 00:28:15 | 5.39 | 03:29:30 |
Arrivo | 42.195 | 03:47:22 | 5.23 | 00:15:07 | 6.53 | 03:44:38 |
Pubblicato da Mario alle 18:06 0 commenti
Etichette: corsa
domenica 15 marzo 2009
Magica Portella
Siamo ad Assergi con le bimbe e la nonna per questo fantastico finesettimana. Oggi ci raggiunge la zia (la piccola sorella) e riusciamo a ritagliarci una velocissima Portella. Ormai direi che e' un nostro appuntamento fisso.
Siamo in cima a meta' mattina, verso le 11. Il tempo e' stupendo.
Sul lato sinistro la neve e' ancora dura per la notte, sul lato destro gia' comincia a scaldarsi ... ed e' spettacolare! Morbida al punto giusto, mi lancio in grandi curvoni pur con gli sci da alpinismo. E' una goduria incredibile! Sento gli sci scorrere sul pendio, intagliando senza la minima difficolta' la morbida superficie della neve. Curva dopo curva arriviamo all'inizio del bosco, dove continuiamo sul residio di un valanga, che, su neve ormai pappa, ci consente comunque di togliere gli sci a 1200m.
Riusciamo a prendere la funivia delle 12. Prendo in carico le bimbe per il pranzo e lascio un po' di tempo alla dolce meta' per sciare un po', con la piccola sorella, a Valle Fredda.
Ci rivediamo poi sulle piste, con le bimbe che ormai sono dei fenomeni :-D
Siamo in cima a meta' mattina, verso le 11. Il tempo e' stupendo.
Sul lato sinistro la neve e' ancora dura per la notte, sul lato destro gia' comincia a scaldarsi ... ed e' spettacolare! Morbida al punto giusto, mi lancio in grandi curvoni pur con gli sci da alpinismo. E' una goduria incredibile! Sento gli sci scorrere sul pendio, intagliando senza la minima difficolta' la morbida superficie della neve. Curva dopo curva arriviamo all'inizio del bosco, dove continuiamo sul residio di un valanga, che, su neve ormai pappa, ci consente comunque di togliere gli sci a 1200m.
Riusciamo a prendere la funivia delle 12. Prendo in carico le bimbe per il pranzo e lascio un po' di tempo alla dolce meta' per sciare un po', con la piccola sorella, a Valle Fredda.
Ci rivediamo poi sulle piste, con le bimbe che ormai sono dei fenomeni :-D
Mario
Pubblicato da Mario alle 22:10 0 commenti
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domenica 8 marzo 2009
Monte Ienca
Il tempo e' previsto spettacolare, ed e' un paio di giorni che e' bello. Pero' L. mi sconsiglia percorsi pericolosi, e mi dirotta verso mete piu' tranquille, panettoni, tipo Monte San Franco.
Visto che sono anche solo, decido quindi di accodarmi a lui, che porta un corso di sci-alpinismo, piuttosto nutrito, verso appunto qualche meta tranquilla.
La scelta ricade sul Monte Ienca, dal versante sud, che io non ho fatto.
Ho nelle gambe un paio di allenamenti non proprio leggeri, per cui i mille metri di dislivello mi pesano un po'. La salita, soprattutto all'inizio, e soprattutto per l'ora tarda, e' caldissima. Oggi c'e' vento da Nord, per cui il versante sud e' protetto.
All'arrivo verso la cima, invece la tramontana ci investe tutta.
La discesa (qui il percorso) comincia piuttosto tardi, ed e' spostata verso Ovest rispetto alla traccia di salita.
La neve e' piuttosto morbida, e piu' si scende piu' in realta' e' pappa. D'altra parte ,e' anche l'una del pomeriggio.
Brividello, istruttivo, per la presenza di un lastrone!
Mario
Visto che sono anche solo, decido quindi di accodarmi a lui, che porta un corso di sci-alpinismo, piuttosto nutrito, verso appunto qualche meta tranquilla.
La scelta ricade sul Monte Ienca, dal versante sud, che io non ho fatto.
Ho nelle gambe un paio di allenamenti non proprio leggeri, per cui i mille metri di dislivello mi pesano un po'. La salita, soprattutto all'inizio, e soprattutto per l'ora tarda, e' caldissima. Oggi c'e' vento da Nord, per cui il versante sud e' protetto.
All'arrivo verso la cima, invece la tramontana ci investe tutta.
La discesa (qui il percorso) comincia piuttosto tardi, ed e' spostata verso Ovest rispetto alla traccia di salita.
La neve e' piuttosto morbida, e piu' si scende piu' in realta' e' pappa. D'altra parte ,e' anche l'una del pomeriggio.
Brividello, istruttivo, per la presenza di un lastrone!
Mario
Pubblicato da Mario alle 18:26 0 commenti
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domenica 1 marzo 2009
Roma-Ostia 2009
Ed eccomi qui alla mia seconda Roma-Ostia!
Parto in quarta griglia, per via del tempo, realizzato nell'edizione 2008, di 1h40'.
Il tempo di Fiumicino, realizzato dopo l'iscrizione alla Roma-Ostia, non mi avrebbe consentito comunque di passare in terza griglia.
Mi sento molto in forma, nei giorni precedenti non ho fatto nulla. Sono riposatissimo!
La mattina della gara, ovviamente mi vengono tutti i dubbi del mondo ... ma penso sia normale.
Quando ci danno il via, decido di partire subito piuttosto spedito. La gambe vanno e io le lascio andare. Nei tratti di discesa riesco a tenere un passo di 4'05"/km.
Intorno all'undicesimo chilometro, la mia claque mi aspetta e ...FLAP... un fastastico striscione con "VAI PAPA' " si apre! Suscito qualche sorriso negli altri corridori, ma a me da una bella carica!
E' incredibile la sensazione di andare ancora a 4'15"/km al quattordicesimo km ... rallento un po' nei successivi tre, comunque sempre decisamente sotto i 4'30", riaccelero ancora (4'14") al diciottesimo. Sul lungomare, verso Ostia si viaggia ancora, ma quando si gira e si torna verso la rotonda ... il forte vento di scirocco (30kmh) e la pioggerella fredda e pungente si fanno sentire.
Concludo con il mio nuovo personale di 1h32'28", alla media di 4'23"/km, 13.7kmh.
La soddisfazione e' veramente incredibile! Non sto nella pelle!
Mario
Mi sento molto in forma, nei giorni precedenti non ho fatto nulla. Sono riposatissimo!
La mattina della gara, ovviamente mi vengono tutti i dubbi del mondo ... ma penso sia normale.
Quando ci danno il via, decido di partire subito piuttosto spedito. La gambe vanno e io le lascio andare. Nei tratti di discesa riesco a tenere un passo di 4'05"/km.
Intorno all'undicesimo chilometro, la mia claque mi aspetta e ...FLAP... un fastastico striscione con "VAI PAPA' " si apre! Suscito qualche sorriso negli altri corridori, ma a me da una bella carica!
E' incredibile la sensazione di andare ancora a 4'15"/km al quattordicesimo km ... rallento un po' nei successivi tre, comunque sempre decisamente sotto i 4'30", riaccelero ancora (4'14") al diciottesimo. Sul lungomare, verso Ostia si viaggia ancora, ma quando si gira e si torna verso la rotonda ... il forte vento di scirocco (30kmh) e la pioggerella fredda e pungente si fanno sentire.
Concludo con il mio nuovo personale di 1h32'28", alla media di 4'23"/km, 13.7kmh.
La soddisfazione e' veramente incredibile! Non sto nella pelle!
Mario
Pubblicato da Mario alle 18:28 0 commenti
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domenica 8 febbraio 2009
Mezza Maratona di Fiumicino
E' freddo, minaccia pioggia e a tratti piovvigina pure. Un mal di pancia piuttosto forte mi prende poco prima del via... Niente che non si possa risolvere ;-)
Decido di vedere a quanto si puo' andare! Parto prudente anche per via del "traffico", ma gia' dal secondo chilometro comincio ad allungare il passo. Con molta soddisfazione chiudo con il mio nuovo personale: 1h36', ad una media di 4'33".
Decido di vedere a quanto si puo' andare! Parto prudente anche per via del "traffico", ma gia' dal secondo chilometro comincio ad allungare il passo. Con molta soddisfazione chiudo con il mio nuovo personale: 1h36', ad una media di 4'33".
Mario
Pubblicato da Mario alle 18:54 0 commenti
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domenica 18 gennaio 2009
Monte San Franco
Il solito terzetto: la piccola sorella, il barione vettore ed il sottoscritto.
La montagna scelta per questa giornata piuttosto a rischio (e' prevista una perturbazione violenta nel pomeriggio) e' il Monte San Franco, che io insisto per fare dal versante Nord, per il rifugio Panepucci (o Alessandri), secondo questo itinerario:
che e' quello che abbiamo poi effetivamente seguito.
Ho in mente la Valle del Paradiso.
Alle 8:30 siamo al Passo delle Capannelle, e ci prepariamo:
Come si vede la neve non e' molta, ma ci consente comunque di partire con gli sci ai piedi.
Non mi ricordavo cosi' lunga la carrareccia ed il sentiero nel bosco che portano al rifugio Panepucci....
In ogni caso, quando superiamo il rifugio, la Valle del Paradiso, stracolma di neve, ci appare in tutto il suo splendore:
Da quest'altra inquadratura si nota meglio il rifugio Panepucci:
La Piana dei Cavallari e' un belvedere eccezionale, che offre questa incredibile vista sull'intera montagna della Maiella, ottanta chilometri a Sud-Est:
Continuiamo a salire, ma vediamo l'annunciata perturbazione avvicinarsi da Sud con enormi nuvole nere.
Noi siamo un po' piu' lenti del previsto e la perturbazione e' di un paio d'ore in anticipo, presentandosi verso mezzogiorno, quando stiamo affrontando la cresta di Rotigliano, per l'ultimo strappo che ci deve portare in vetta.
Il vento e' fortissimo, il freddo intenso e la visibilita' praticamente nulla ... troviamo la vetta grazie al GPS, ed al waypoint salvato nel 2003, quand'ero salito, d'estate, con la mia dolce meta'.
Puntiamo gli sci a valle, ma riusciamo a scendere solo seguendo scrupolosamente le nostre tracce di salita e lo schermo del GPS. Piu' che sciare ... perdiamo quota. Non riusciamo neanche a goderci la Valle del Paradiso. In qualche modo riguadagniamo il rifugio Panepucci: abbiamo impiegato piu' di un'ora per fare 400 metri di dislivello. In discesa. Con gli sci!
Ci riposiamo qualche minuto e scattiamo qualche foto:
cosi', giusto per ricordarci quanto puo' essere brutto e freddo a Gennaio, sul Gran Sasso.
Quando arriviamo alla macchina siamo ancora un po' paonazzi:
Abbiamo faticato, abbiamo patito il vento, la nebbia ed il freddo. E non abbiamo, di fatto, neanche sciato! Che dire? Gita istruttiva. :-) Ricca di insegnamenti. Almeno due!
Mario
PS: verremo poi a sapere della tragedia che si e' consumata nelle ore successive, nei pressi della Sella di Monte Aquila. Un pensiero per chi non c'e' piu', anche se non lo conoscevo.
La montagna scelta per questa giornata piuttosto a rischio (e' prevista una perturbazione violenta nel pomeriggio) e' il Monte San Franco, che io insisto per fare dal versante Nord, per il rifugio Panepucci (o Alessandri), secondo questo itinerario:
che e' quello che abbiamo poi effetivamente seguito.
Ho in mente la Valle del Paradiso.
Alle 8:30 siamo al Passo delle Capannelle, e ci prepariamo:
Come si vede la neve non e' molta, ma ci consente comunque di partire con gli sci ai piedi.
Non mi ricordavo cosi' lunga la carrareccia ed il sentiero nel bosco che portano al rifugio Panepucci....
In ogni caso, quando superiamo il rifugio, la Valle del Paradiso, stracolma di neve, ci appare in tutto il suo splendore:
Da quest'altra inquadratura si nota meglio il rifugio Panepucci:
La Piana dei Cavallari e' un belvedere eccezionale, che offre questa incredibile vista sull'intera montagna della Maiella, ottanta chilometri a Sud-Est:
Continuiamo a salire, ma vediamo l'annunciata perturbazione avvicinarsi da Sud con enormi nuvole nere.
Noi siamo un po' piu' lenti del previsto e la perturbazione e' di un paio d'ore in anticipo, presentandosi verso mezzogiorno, quando stiamo affrontando la cresta di Rotigliano, per l'ultimo strappo che ci deve portare in vetta.
Il vento e' fortissimo, il freddo intenso e la visibilita' praticamente nulla ... troviamo la vetta grazie al GPS, ed al waypoint salvato nel 2003, quand'ero salito, d'estate, con la mia dolce meta'.
Puntiamo gli sci a valle, ma riusciamo a scendere solo seguendo scrupolosamente le nostre tracce di salita e lo schermo del GPS. Piu' che sciare ... perdiamo quota. Non riusciamo neanche a goderci la Valle del Paradiso. In qualche modo riguadagniamo il rifugio Panepucci: abbiamo impiegato piu' di un'ora per fare 400 metri di dislivello. In discesa. Con gli sci!
Ci riposiamo qualche minuto e scattiamo qualche foto:
cosi', giusto per ricordarci quanto puo' essere brutto e freddo a Gennaio, sul Gran Sasso.
Quando arriviamo alla macchina siamo ancora un po' paonazzi:
Abbiamo faticato, abbiamo patito il vento, la nebbia ed il freddo. E non abbiamo, di fatto, neanche sciato! Che dire? Gita istruttiva. :-) Ricca di insegnamenti. Almeno due!
Mario
PS: verremo poi a sapere della tragedia che si e' consumata nelle ore successive, nei pressi della Sella di Monte Aquila. Un pensiero per chi non c'e' piu', anche se non lo conoscevo.
Pubblicato da Mario alle 22:10 0 commenti
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domenica 4 gennaio 2009
Hai mai danzato con i tuoi legni nel pallido plenilunio?
Ok ok, se tra di voi c'e' qualche astronomo dilettante (o professionista) sicuramente ricordera' che il 4 gennaio 2009 non c'era Luna piena. Ce n'era solo meta' ... ma a me e' bastata per questa sciata notturna: anche perche' avevo dimenticato la lampada frontale!!
Sono ormai dieci giorni che passiamo le vacanze a San Vigilio, in Alto Adige. E quasi tutte le sere, quando chiudono gli impianti, metto le pelli di foca e risalgo le piste di discesa con la notte che cala. Quando fa buio, accendo la mia lampada frontale ed in genere, poco dopo, si fa l'ora di tornare indietro: sciare di notte, alla luce della luna o della lampada frontale, anche a telemark, e' un'esperienza veramente notevole! Ti sembra di entrare in un'altra dimensione. Un mondo sospeso, un tempo sospeso, con la sola compagnia del tuo respiro.
Da provare!
Se ci fosse anche mezzo metro di polvere ... ma non si puo' avere tutto!!
Quando poi torno nel mondo degli uomini, un termometro mi spiega perche' l'aria sembrava tanto fresca:
Da provare!
Se ci fosse anche mezzo metro di polvere ... ma non si puo' avere tutto!!
Quando poi torno nel mondo degli uomini, un termometro mi spiega perche' l'aria sembrava tanto fresca:
Mario
Pubblicato da Mario alle 21:11 0 commenti
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