giovedì 27 dicembre 2007

Genitori in fuga :-)

Il tempo e' bello. Siamo in ferie. La baby sitter e' ingaggiata.
Alle 6 del mattino usciamo alla chetichella dalla nostra casa, mollando la prole alle amorevoli cure di nonne e baby sitter!
Ci attende una giornata a Campo Imperatore.
A. calza per la prima volta i suoi Aura!

Valle Fredda e Valloni a go-go!

Il tempo e' bello, anche se fa un po' freddo ... e qualche foto viene mossa :-(


Alla fine della gioranta, la mia dolce meta' accusa un pochino di stanchezza:


Domani e' il mio compleanno e questo mi pare un ottimo festeggiamento!!

Mario

venerdì 21 dicembre 2007

Solstizio d'Inverno

Oggi e' il solstizio d'inverno.
Da quando ero bambino, da quando ho memoria, ricordo di aver sempre vissuto l'inizio della stagione invernale come un momento magico. Come una porta che ti fa entrare in un mondo incantato.
Per tanti motivi.
Perche' dopo una settimana viene il mio compleanno.
Perche' arrivano le vacanze di Natale. Che ho sempre sentito molto piu' delle vacanze estive.
Perche' il Natale significava partire per la montagna con la mia famiglia: andavamo prima a trovare la nonna ad Ivrea e poi andavamo per due settimane in una qualche localita' delle Alpi occidentali, in Val d'Aosta (Gressoney, Cogne, La Thuile ...) o in Francia (Megeve, Val Thorens) o in Svizzera (Verbier, Nendaz).
Perche' mi hanno sempre affascinato terribilmente gli scenari invernali: le foreste innevate, le montagna bianche, il silenzio ovattato della neve. Sia con il brutto tempo, sia con il bel tempo.
E perche' fin da bambino mi e' sempre follemente piaciuto sciare.
Ho iniziato a 3 o 4 anni e non ho mai smesso, anche se, fino a non moltissimi anni fa, ho sciato sempre e solo nel periodo di Natale. E' stata una piacevole evasione "scoprire" che si poteva andare a sciare anche fuori dal periodo natalizio!!! Il massimo e' stato quando ho cominciato a fare sci-alpinismo: poter sciare fino a Giugno, partendo la mattina da Roma e facendovi ritorno nel pomeriggio.

Bentornato Inverno
ti aspettavo con ansia.

Mario

sabato 15 dicembre 2007

Polvere!!

Il bollettino meteo che mi arriva ieri (Venerdi') all'ora di pranzo cita testualmente:

  • NORMALMENTE cio' che sta per accadere si verifica ogni 5-7 anni. L'ultimo episodio famoso, il 13 Dicembre 2001, il precedente nel Dicembre 1996. Nulla di eccezionale, ma è semplicemente l'Inverno.
  • Un nocciolo di aria gelida sta percorrendo in queste ore la Russia e si sta portando verso i Balcani e l'Adriatico. Esso irromperà nel Bacino del Mediterraneo entro pochissime ore.
  • Sarà Neve, copiosa, su rilievi marchigiani, Abruzzo, Molise, Puglia fino a Domenica, maltempo anche su Sicilia. Fiocchi anche su rilievi romagnoli, Umbria est Sardegna.

La sera controllo il sito web di Campofelice e, a sorpresa, la data di apertura e' stata anticipata ad oggi, Sabato 15!
A quel punto accetto l'offerta della mia dolce meta' e punto la sveglia alle 6:30 di questa mattina, dopo aver preparato tutto il necessario.
Con qualche difficolta' riesco ad alzarmi e a mettermi in moto. Una alba rosa e poi oro mi accoglie sulla A24.


Man mano che si procede verso est, pero', la situazione meteo peggiora continuamente al punto che, una volta in Abruzzo, l'autostrada appare cosi':


Ovviamente la velocita' si riduce ed il tempo di viaggio si allunga.
Finalmente raggiungo l'uscita di Campo Felice, innevata come nelle migliori occasioni!
Man mano che si sale, la temperatura mostrata sul cruscotto della mia macchina scende:


La strada per Campo Felice appare cosi':


Finalmente verso le 8 e 50 riesco a parcheggiare. La temperatura e' di dieci gradi sotto lo zero, la visibilita' e' di pochi metri, continua a nevicare ed il vento soffia forte. E' FICHISSIMO!!!
Una volta bardato di tutto punto, con gli sci in spalla, mi avvio verso gli impianti. Che sono fermi. Un addetto mi comunica che finche' il vento non cala sotto i 100kmh la seggiovia non parte, per un sistema di sicurezza. Che loro potrebbero disabilitare, ma che non gli pare il caso... Concordo su quest'ultimo punto. Nell'attesa che il vento cali un po', decido di salire con le pelli di foca.
Mi avvio quindi per la pista del Sagittario, facendo faticosamente traccia nella neve alta:




Arrivato in cima, tolgo le pelli ed in pochi minuti scendo per la pista del Lupo, con neve che mi arriva fino a meta' coscia!
Come prima, o quasi prima, sciata di stagione e' un po' faticosa: la visibilita' non aiuta ... e lo sforzo sulle cosce diventa consistente!
Ma la danza della polvere e' sempre magica. Si curva continuando a galleggiare nella neve impalpabile. Non si tocca quasi mai il fondo, pur sprofondando bel oltre il ginocchio. Sento quasi la mancanza dei Canalone. Ma i fidi Freerando assolvono egregiamente al loro compito e fanno onore alla loro rinomata polivalenza. D'altra parte, non credo che le gambe di inizio stagione avrebbero retto alla guida di quelle palanche!
Una volta a valle scopro che hanno aperto la seggiovia della Brecciara. Un paio di giri di "defaticamento" su questa e poi mi metto in fila per la seggiovia Cisterna, che apre di li a poco.


La Gigi Panei non e' stata battuta, e nonostante la presenza di altri riders avvelenati riesco a farla varie volte sempre nella polvere fino al ginocchio o anche fino a meta' coscia!
Mi allontano piu' volte a tracciare il pendio immediatamente alla sinistra della Gigi Panei. Un paio di volte affronto il tracciato sotto la seggiovia, una volta con deviazione nel fitto bosco di faggi. Certo li i Canalone mi avrebbero creato qualche difficolta' :-)
E' esaltante. Ho paura di non riuscire a fermarmi piu'!!
Ad ogni risalita sento sempre piu' freddo, e la cosa mi preoccupa: il mio Sunto segna -9, ma sono vestito a sufficienza. A mezzogiorno entro nella baita e togliendo la giacca a vento scopro che tutta la traspirazione della salita con le pelli ha creato una bella condensa che si e' ghiacciata all'interno del gore-tex: stavo andando in giro con uno strato di ghiaccio sulla schiena!!
Fortuna che avevo un altro maglione nello zaino.
Panino veloce, un bicchiere di vino caldo e via a fare qualche altro giro!
Alle 14 torno alla macchina e riparto verso casa. La temperatura e' ancora a -10. E continua a nevicare.
Sull'autostrada, a 1000 metri di quota, la temperatura e' ancora a -6.
Man mano che mi avvicino a Roma il tempo migliora e la temperatura risale.
La perturbazione praticamente si ferma al Velino. Qualche nuvola mi accompagna fino a Carsoli, ma a Roma e' bel tempo!

Mario

mercoledì 21 novembre 2007

Prima neve di stagione

Lo scorso finesettimana, come noto, ha nevicato in Appennino. Finalmente, vorrei aggiungere, non tanto per la stagione, quanto per la paura di un inverno come quello passato. Urgeva, ovviamente, andare a controllare di persona la situazione! La giornata migliore sarebbe indubbiamente stata quella di Lunedi' 19, ma non tutti sono padroni del proprio tempo :-) Riusciamo ad incastrare una giornata di ferie con disponibilita' di babysitter soltanto oggi, Mercoledi'.
Com'e', come non e', con la mia dolce meta' ci troviamo a Campo Felice! Il tempo non e' bello, il vento ha gia' girato a scirocco, cominciando a "spappare" la neve ... ma che importa: siamo sui nostri amati assi, pestando un buon mezzo metro di neve!!!



Saliamo la pista del Lupo fin quasi al punto dove si stacca dalla Sagittario. E scendiamo.

Rimettiamo le pelli e risaliamo per la pista del Sagittario, fino alla cima del Colle del Nibbio.Da qui il panorama verso Sud non e' male:



Si possono notare Costa della Tavola, Punta Trento, Punta Trieste e, in fondo, la cuspide della cima del Velino, tutte in livrea invernale!!
Dalla parte opposta, il "Monte detto Corno" fa la sua figura, come sempre:



Speriamo bene.

Mario

Perche' questo blog?

Per svariati anni ho tenuto traccia delle mie uscite in montagna su di un taccuino. Appuntavo un po’ di tutto: dalle coordinate GPS di punti notevoli, alle condizioni trovate in quel particolare giorno, dalle sensazioni provate fino a fatti salienti che ritenevo degni di nota. Mi piaceva l’idea di scrivere con carta e penna, anziche’ su PC … e poi potevo portarlo facilmente nello zaino.

Purtroppo, poco piu’ di un anno fa, ho subito il furto di uno zainetto: oltre ad un PC portatile (aziendale e backup-ato completamente), due telefonini (anch’essi aziendali), le chiavi di casa (per cui mi sono anche entrati in casa, senza grossi danni per fortuna), dentro c’era anche il mio taccuino con le uscite in montagna!

E probabilmente, anzi sicuramente, e’ stata la cosa che piu’ mi e’ dispiaciuto perdere… i ricordi e le note e le informazioni di decine di escursioni, trekking, sciate e arrampicate memorabili … rischiavano di perdersi “come lacrime nella pioggia”.

L’avessi avuto in forma elettronica, il problema non ci sarebbe stato. Da qui l’idea di scrivere le note delle prossime gite sul PC … A quel punto perche’ non sotto forma di pagine html o di un blog??

Per fortuna ho parecchie foto che documentano le mie gite, e dalle informazioni EXIF dei file JPEG cerchero’ di ricostruire le date.

Tra il dire ed il fare, come si sa, c’e’ di mezzo il mare, ma una volta attraversato questo mare … eccomi finalmente a creare il mio blog.

Dal momento che, nel tempo libero, non vado solo in montagna, ma faccio anche altre cose, troverete qui anche cose non legate esclusivamente alla montagna.

Comunque sia, oggi (21/11/2007) raccontero’ la mia ultima uscita, poi col tempo cerchero’ di ricostruire la memoria storica!

Mario

domenica 11 novembre 2007

Mezza Maratona

Oggi ho corso la mia prima Mezza Maratona.
21km e 97 metri percorsi in 1 Ora 43 minuti e 34 secondi di "tempo reale" mi hanno consentito di classificarmi intorno alla 700-esima posizione. :-)

Ho sempre corso, fin da quando ero ragazzino, cosi', una volta ogni tanto. Senza mai farlo seriamente, come altri sport coltivati in gioventu': magari per qualche mese riuscivo ad andare quasi tutte le settimane, poi magari per due anni nulla. Senza alcuna pretesa di "prestazione sportiva". Ovvero, in cuor mio un qualche desiderio di misurarmi, di forzare l'andatura e' sempre stato presente, ma per varie ragioni non gli ho mai dato corso. Non senza un qualche rimpianto.
Poi qualche anno fa ho cominciato ad andare in montagna seriamente e ho fatto amicizia con una guida alpina che mi ha "umiliato" sul piano fisico :-)
Allora ho smesso di fumare (anche se poi ho ripreso, ma veramente in maniera minima) e ho cominciato ad allenarmi. Dapprima aumentando semplicemente la frequenza delle mie uscite in montagna. Poi, dall'anno scorso ho cominciato ad usare la bicicletta per il tragitto casa-ufficio. Ho scoperto un mondo! Vedere Roma dal Tevere, dalla pista ciclabile che corre accanto al biondo fiume, da una prosepttiva diversa della citta': l'acqua che scorre placida, un cormorano che asciuga le ali al vento posato sopra uno scoglio affiorante ... mentre i rumori della citta', del traffico arrivano attutiti ...
Siccome l'appettito vien mangiando poco dopo ho cominciato a fare lo stesso tragitto di corsa. La presenza della doccia in ufficio, mi consente di correre i miei 10km e ad aver poi un aspetto consono all'attivita' di un "colletto bianco".
Alla fine, quest'anno mi sono iscritto ad una associazione sportiva, e ho cominciato a fare gare di corsa: ho gia' fatto due 10km e la Mezza Maratona di oggi.
E' incredibile quanta gente corre ... e quanto corre!! Ed e' incredibile la distanza siderale che separa un esordiente da una persona allenata, senza considerare i campioni veri, che sono autentici supermen! Il bello del podismo e' che questa distanza si colma solo con allenamento e fatica. Non ci sono trucchi.

Conservero' un bel ricordo di questa corsa, anche se non certo per la scenografia in cui si e' svolta: la zona del porto di Civitavecchia, la sua periferia e un pochino della campagna intorno. La cosa che piu' mi ha colpito e' stata la sensazione che ho avuto per buona parte del tempo di poter correre all'infinito. Evidentemente avevo trovato un passo che mi si confaceva.
Altrettanto evidente e' che si trattava solo di una sensazione: una volta sul traguardo, ho scoperto che le gambe erano diventate due inservibili tronchi di cemento!

Mario

sabato 14 luglio 2007

Direttissima

Era parecchio che non tornavo sul Gran Sasso! Era parecchio che non andavo in montagna in realta' :-)
Grazie a F. e a D. che mi hanno chiesto di fare insieme una gita in montagna: abbiamo scelto la Direttissima, che loro non avevano mai fatto e che io rifaccio sempre volentieri.
Una giornata stupenda di meta' luglio ci regala un cielo tersissimo e totale assenza di vento: condizioni ideali per chi affronta per la prima volta la Direttissima.
Siamo saliti in cima al Corno Grande per la Direttissima e siamo poi scesi per la normale.



La giornata si conclude con un bel pranzetto all'albergo di Campo Imperatore.

Mario

mercoledì 27 giugno 2007

Monte Rosa 2007 - Day2 - Polluce

E siamo alla prima giornata di Alta Montagna!
Ci alziamo presto e alle 6:20 siamo gia' in cordata ed in cammino alla volta del Colle di Verra, 3848m, sella nevosa tra i due gemelli Castore e Polluce.
E' appunto quest'ultimo la nostra meta odierna.
Arriviamo abbastanza rapidamente al colle di Verra, e questa e' la via che stiamo per percorrere, cosi' come ci apparira' domani dalla cima del Castore:


E' la cresta Sud-Est, dal Colle di Verra, descritta all'itinerario 16g della guida CAI del Monte Rosa, difficolta' PD.

Decidiamo di andare su legati .... nonostante sappiamo che i passaggi di arrampicata saranno alla nostra portata e che questo ci fara' perdere del tempo! Ma e' la nostra prima volta su una difficolta' del genere in alta montagna, in ambiente assolutamente selvaggio e senza anima viva in vista. Le altre cordate si sono dirette chi al Castore, chi al Breithorn e chi alla via normale al Polluce, che noi faremo in discesa.

Vado su io da primo, e la salita ci fa vedere subito cosa serve:






Ovviamente, quando oramai eravamo verso i due terzi della via di salita, cambia il tempo. Prima comincia ad annuvolarsi e a soffiare un pochino di vento. Poi una fitta nebbia ci avvolge. Per fortuna non e' difficile seguire la via, ormai solo piu' una ampia cresta nevosa.

L'arrivo in cima, a 4091m, e' senza panorama ...




Andiamo a cercarci la via di discesa, cioe' la via normale per la cresta Sud-Ovest (it 16a della guida CAI). Per quanto sappiamo che e' teoricamente piu' difficile (PD+) di quella che abbiamo fatto noi a salire, sappiamo anche che e' attrezzata con catene e spit. E questo la rende attraente!
Ed in ogni caso, per nulla al mondo affronteremmo la via appena salita per tornare a valle!!!

Nel frattempo il tempo e' ulteriormente peggiorato: nebbia, vento, freddo e neve....
Troviamo le catene e gli spit e ci attrezziamo per la prima calata in doppia.
Per un momento mi fermo e ci penso: mi sto calando in corda doppia, a quattromila metri di quota, con un freddo cane, in mezzo ad una tormenta: e' fichissimo! E pensare che c'e' gente che di questo periodo va al mare!

Finiamo le doppie in un punto imprecisato della cresta. La pendenza e' inferiore, ma il pianoro del ghiacciao di Verra e' ancora lontano. Cerchiamo tracce del passaggio di altri alpinisti, ma il vento e la neve ne hanno cancellate parecchie.
In un modo o nell'altro raggiungiamo il pianoro del ghiacciaio ... sempre immersi nella nebbbia con visibilita' piuttosto bassa.
Ci leghiamo di nuovo in cordata, accendiamo il gps, e troviamo una traccia. Torniamo al rifugio alle 16:20.

Ovviamente ... poco dopo il nostro ritorno .... il maltemo svanisce e ci restituisce tempo incredibile e visibilita' eccezionale:



Giornata indimenticabile!

Mario

martedì 26 giugno 2007

Monte Rosa 2007 - Day1 - Rifugio Guide D'Ayas

Ci alziamo di buon ora per prendere la prima funivia.

Il tempo sembra molto bello, e appena usciti dall'albergo il Cervino ci appare in tutto il suo splendore:


Alla stazione di partenza scopriamo che la funivia non viaggia per via del vento forte. Proviamo ad aspettare.
Dopo qualche ora appare chiaro che occorre un cambio di programma...
Rimontiamo in macchina e ci dirigiamo verso la Val D'Ayas.
L'idea e' di salire direttamente al Rifugio Guide D'Ayas.
Arriviamo con la macchina fino alla frazione di St. Jacques, qualche km oltre Champoluc.
Parcheggiamo nella piazzetta principale, ci prepariamo:



e li' aspettiamo il nostro "tassista": un servizio di jeep-taxi che ti porta fino ai 2350 m di quota del Pian di Verra Superiore, da dove parte il sentiero numero 7 per i rifugi Mezzalama e Guide D'Ayas:


Alle 12:20 ci mettiamo in marcia.
E incontriamo subito dei camosci:



Facciamo una piccola sosta al rifugio Mezzalama (ancora chiuso):



appena prima di mettere i piedi sulla neve:





Un ultimo sforzo




e alle 16:20 arriviamo al rifugio Guide d'Ayas, a quota 3420.
Mario

lunedì 25 giugno 2007

Monte Rosa 2007 - In viaggio

Dopo lunga gestazione, e' finalmente arrivato il giorno della partenza.
Parto da solo da Roma e recuperero' per strada il resto della squadra: la piccola sorella ed il barione vettore. Una formidabile squadra alpinistica, in grado di fare il 3b a vista, capace di affrontare con pari coraggio un'aerea cresta, un'impervia parete, una discesa estrema o un pranzo di famiglia.
Abbiamo tutti un appuntamento all'aeroporto della Malpensa nel primo pomeriggio, il barione in atterraggio dall'est Europa, dove ormai stabilmente risiede, la piccola sorella da quel di Bergamo, in treno.
Con incredibile puntualita' ci troviamo tutti quanti verso le 16:30 alla Malpensa.
L'umidita' ed il caldo sono fenomenali ....

Caricata la ciurma sulla mitica Jeep, facciamo prua verso Cervinia.
Quando arriviamo ci accoglie un acquazzone violento ed una temperatura di 7 gradi!
Finalmente si respira.

Troviamo una stanza con tre letti in un albergo alle porte di Cervinia, ed eccoci qui a sistemare l'attrezzatura prima di andare a dormire:



Mario